Saranno l’allegria e la comicità di Giobbe Covatta ad animare la campagna di sensibilizzazione sui diritti dei minori promossa dall’Assessorato alle Politiche sociali. L’artista napoletano si esibirà a Pescara, l’8 maggio prossimo, alle ore 21, al teatro Massimo, con lo spettacolo “La Divina Commediola”, una versione particolare del poema dantesco dedicata alla Convenzione Onu sui diritti dell’infanzia. L’ingresso sarà gratuito, fino a esaurimento posti. L’iniziativa rientra nel progetto “Liberi di crescere. Infanzia, adolescenza, famiglia”, illustrato in Comune dall’assessore Antonella Allegrino, alla presenza della dirigente scolastica dell’Istituto comprensivo Pescara 1, Teresa Ascione, e della docente di musica, Orietta Cipriani . “Sarà una serata dedicata ai bambini e alle famiglie – ha spiegato l’assessore
Allegrino – Grazie alla partecipazione di Giobbe Covatta, ribadiremo l’importanza del rispetto dei diritti dei minori e illustreremo quanto abbiamo fatto, in questi anni, per la famiglia e i bambini. Ricorderemo anche i servizi che il Comune garantisce ai nuclei familiari, l’attività del Centro servizi famiglie e la rilevanza di istituti come l’affido e l’affiancamento familiare, che consentono di evitare il ricorso a strutture di accoglienza e comunità quando un bambino o un ragazzo affrontano una situazione di precarietà e disagio. L’evento sarà un momento gioioso, ma anche di profonda riflessione, in cui abbiamo voluto coinvolgere gli alunni dell’Istituto comprensivo Pescara 1, che introdurranno lo spettacolo con un’esibizione musicale. Rivolgo, quindi, un caloroso invito alla cittadinanza a partecipare perché, attraverso il rispetto dei diritti dei bambini, una comunità cresce culturalmente e socialmente”. “ La scuola vive i diritti del bambini e ce la mettiamo tutta per concretizzarli – ha affermato la professoressa
Teresa Ascione – Questa iniziativa ci ha visti entusiasti e abbiamo garantito un’ampia presenza e un’opera di sensibilizzazione degli alunni, dei genitori e dei docenti. E’ bello affrontare questi temi così delicati in chiave ironica: sarà momento di allegria, ma anche di apertura e offerta di stimoli alle famiglie, ai bambini e alla scuola. Collaboriamo già con l’assessorato alle Politiche sociali, che ci mette a disposizione personale per attività di laboratorio, ludiche e sportive che si svolgono oltre l’orario curriculare. E’ una collaborazione strategica, che è di aiuto ai minori e ai nuclei familiari”. In merito alla partecipazione dell’Istituto comprensivo Pescara 1 allo spettacolo di Covatta, la professoressa Cipriani ha spiegato che “ci sarà piccola parte introduttiva nella quale i bambini daranno un contributo musicale. La musica è un veicolo anche per affrontare tematiche importanti, come quella del rispetto dei diritti dei minori – ha aggiunto – Abbiamo realizzato il testo di un canto che riprende le parole della Divina Commedia. I bambini sono entusiasti e orgogliosi di partecipare all’evento e di esserne protagonisti”. Alla presentazione dell’iniziativa ha preso parte anche Maria Ida D’Antonio, presidente della Commissione Politiche sociali, che ha sottolineato l’importanza di un rapporto costante tra ” l’ente amministrativo e la scuola, come istituzione territoriale, perché è lì che si formano le future generazioni”. A conclusione della presentazione è stato proiettato un video in cui Covatta invita i pescaresi a partecipare allo spettacolo “che sarà sulla Carta dei diritti dell’infanzia e farà molto ridere”.
Note su “La Divina Commediola”.
Tanti illustri personaggi hanno letto e commentato la Divina Commedia del grande Dante Alighieri. Giobbe Covatta ha recentemente reperito in una discarica il manoscritto di una versione “apocrifa” della Commedia scritta da tal Ciro Alighieri. Purtroppo è stato reperito solo l’inferno e non in versione completa. Dopo un attento lavoro di ripristino, si può finalmente leggere questo lavoro dimenticato, che ha senz’altro affinità ma anche macroscopiche differenze con l’opera dantesca. Intanto l’idioma utilizzato non è certo derivato dal volgare toscano, ma è senz’altro più affine alla poesia napoletana. Si nota poi come il poeta abbia immaginato l’inferno come luogo di eterna detenzione non per i peccatori, ma per le loro vittime! E non poteva trovare diversa soluzione in quanto le vittime sono i bambini ovvero i più deboli, coloro che non hanno ancora cognizione dei loro diritti e non hanno possibilità di difendersi. Così mentre resterà impunito chi ha colpito con le sue nefande azioni dei piccoli innocenti del terzo mondo, il Virgilio immaginato dall’antico poeta lo accompagnerà per bolge popolate da bambini depauperati per sempre di un loro diritto, di qualcosa che nessuno potrà mai restituirgli. Giobbe Covatta legge la sua personale versione della Divina Commedia, totalmente dedicata ai diritti dei minori: i contenuti e il commento sono spassosi e divertenti, ma come sempre accade negli spettacoli del comico napoletano, i temi sono seri e spesso drammatici. Conoscere i diritti dei bambini sanciti dalla Convenzione Internazionale sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza.